Esclusione Ubriachezza – Disquisizione Ebbrezza e Ubriachezza

Egregio Dott Mario Bochi,
la presente per chiederLe una consulenza su un sinistro capitato a mio figlio Enrico il 27/07/2010.
Il 27.07.10, verso le ore 0,15 circa, mio figlio ENRICO era vittima di un infortunio, allorché, durante una festa paesana, nel compiere una capriola, batteva il capo a terra e riportava frattura a scoppio C4 e lussazione C4-C5, come da diagnosi all’ingresso presso l’Ospedale S. Croce e Carle di Cuneo. Il giorno 28.07.10 è stato sottoposto ad intervento di somatectomia C4 ed artodesi C3-C5, decorso senza complicanze, con parziale miglioramento delle condizioni neurologiche.

L’ASSICURATORE, alla richiesta della liquidazione dell’indennizzo in forza di polizza infortuni per la persona e la famiglia contratta da mio marito Sergio, per se e per i componenti il proprio nucleo familiare, avente, con decorrenza dal giorno 17.11.2002 e scadenza il giorno 17.05.2012, ha inoltrato in data 07.03.11 comunicazione di riscontro negativa, dal momento che mio figlio, al tempo dell’infortunio, si trovava in stato di ebbrezza, In quanto, la documentazione medica attesta, prima, il riferimento da parte dello stesso paziente di abuso etilico e, di poi, l’esito dell’esame alcolemico, tale da indicare l’individuazione di un tasso nel sangue di 91,51 mg/dl.

L’invalidità permanente di mio figlio è al 100%,io sono rimasta molto colpita da cosa ho trovato sul suo sito nel glossario assicurativo alla voce ebbrezza/ubriachezza.

Le preciso che oltre a questa polizza infortuni ho anche stipulato con la medesima compagnia una polizza Ricovero Ospedaliero sulla quale non si sono ancora pronunciati,anche perché mio figlio è ancora ricoverato in ospedale.

Al momento ho deciso di far seguire la pratica ad un Avvocato.
Le allego alcuni documenti che Le potrebbero essere utili.
Le sarei grata per qualsiasi consiglio o suggerimento che possa darmi.
Ringraziandola di cuore Le auguro una buona giornata
Marina


Gentile Signora,

La ringrazio per la preferenza e mi accingo a rispondere alla sua richiesta.

Al fine di una maggiore chiarezza, non facile trovandoci in tema giuridico – assicurativo, cercherò di suddividere la risposta sulla base dei punti salienti e importanti:

  1. La contestazione dell’ASSICURATORE è basata sulle esclusioni di cui all’articolo 17 punto h) delle CGA (Condizioni Generali di Assicurazioni), che estromettono dalla garanzia quegli eventi determinati da “ubriachezza”. L’infortunio si è verificato quando Enrico era in stato di ebbrezza, che non è assolutamente paragonabile all’ubriachezza, stadio alcolemico ben più grave. I maggiori testi di medicina legale e delle assicurazioni (1) attribuiscono lo stato di ubriachezza ad un tasso alcolemico che deve superare 150 mg/dl (= 1,5 g/l), mentre, se non erro, a Enrico è stata riscontrata un’alcolemia di 91,51 mg/dl (= 0,91 g/l) e pertanto si tratta di uno stadio intermedio di assoluta ebbrezza. Osservo inoltre che nella cartella clinica, all’ingresso in ospedale, Enrico risulta: vigile, orientato e collaborativo. Ci sono pertanto gli elementi per ritenere la contestazione superficiale e bene ha fatto a rivolgersi a un legale, il quale se condivide tale tesi la porterà avanti.
  2. La ratio con la quale si motivano tutte le esclusioni del tipo di quella che ci riguarda, alberga nel giusto concetto dell’aggravamento spropositato del rischio, ma anche questo concetto generale e basilare nel nostro caso è contestabile. La Suprema Corte, infatti, si è sempre espressa, con giurisprudenza consolidata, nel ritenere aggravamento del rischio (2) la situazione caratterizzata da: a) una grave incidenza sull’intensità dell’alea del rischio stesso, b) novità della situazione creatasi non prevista e prevedibile, c) permanenza o, quanto meno, una certa stabilità e durevolezza della situazione sopravvenuta (restando privo di rilevanza un mutamento che sia meramente episodico e transitorio).
  3. Nell’esposizione dei fatti si accenna a una festa paesana e al riguardo osservo che comunemente tali feste sono assicurate con polizze RCT/D (Responsabilità Civile Terzi o Diversi), ove un infortunio del genere potrebbe trovare copertura. Ricordo, infatti, che se la festa è organizzata da un qualunque ente (Regione, Provincia, Comune, Parrocchia ecc.) ed Enrico si è infortunato partecipando a giochi, gare o comunque durante la manifestazione e all’interno del suo svolgimento, potrebbe esistere una responsabilità degli organizzatori, trattandosi spesso di attività pericolose. Il legale, comunque, sa come si deve agire in questi casi.
  1. Per quanto riguarda la polizza ricovero, osservo che purtroppo all’artico 7, punto g), delle CGA abbiamo la stessa esclusione e pertanto può valere lo stesso discorso fatto per la polizza infortuni.
  2. Trovandoci di fronte a due polizze, infortuni e ricovero, con testi predisposti dagli assicuratori, tutte le clausole che limitano la responsabilità o determinano la decadenza del diritto dell’assicurato, devono essere specificatamente approvate per iscritto (3). Non avendo trovato tale specifica sottoscrizione è bene che il legale esegua anche tale controllo, poiché la mancata approvazione, potrebbe portare a un’inefficacia dell’esclusione stessa.

Nella speranza di essere stato di qualche utilità, faccio tanti auguri a Enrico e porgo cordiali saluti a lei e famiglia.

Mario Bochi

Vedi:
(
1) Medicina Legale e delle Assicurazioni di Antonio Cazzaniga & Caio Mario Cattabeni – Guida alla Valutazione Medico Legale di R. Luvoni, L. Bernardi e F. Mangili.
(2) Articolo 1898 del Codice Civile – Aggravamento del Rischio.
(3) Articoli 1341 e 1342 del Codice Civile – Condizioni Generali del Contratto e Contratto concluso mediante modulo o formulari.

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